Il solenne giuramento
Parole per un re

Teoria intorno alla statua

La statua denominata Guerriero di Capestrano risale al VI secolo a.C., proviene dalle Antiche Culture Italiche e prende il nome da Capestrano, luogo del rinvenimento, in Abruzzo. Fanno parte del suo corredo elementi adatti per il combattimento ed un copricapo composto da una larga tesa ad anello. Al suo fianco, lungo una colonnina, si trova incisa l’epigrafe, un testo antico italico.

In questo articolo, le parole impresse accanto al Guerriero di Capestrano vengono interpretate in modo sperimentale. Mantenendo inalterate le consonanti, quelle parole possono essere confrontate, assimilate e sovrapposte a voci italiane, latine e dialettali italiane. L’epigrafe si traduce così nel testo di un giuramento ed il personaggio, ritratto nella statua, appare nell’atteggiamento di recitarlo solennemente, davanti al suo popolo. L’epigrafe tuttavia nasconde un doppio significato dal momento che la parola k, u, p, r contiene, in sequenza ordinata, anche i caratteri alfabetici che formano il termine latino C, y, p, r, i, s, nome riferito a Venere, dea dei primordi, nata dalle acque del mare.

In un lontano passato i racconti intorno alla dea della primavera e al suo leggendario strabismo potevano essere considerati fonte benevola e attendibile di sapienza, per aiutare a chiarire i fenomeni della natura e per affrontare le difficoltà della vita quotidiana. Così da quelle storie proveniva l’insegnamento a superare i disagi con coraggio e saggezza. Un pensiero di speranza che si poteva ritrovare custodito nella scrittura impressa accanto alla statua, un messaggio antico ancora comprensibile, nonostante inevitabili difetti di lettura.

Nell’ipotesi del doppio significato da attribuire all’epigrafe, quello di un solenne giuramento e quello di una lode rivolta alla dea della primavera, le parole sulla statua mostrano la vivacità del primitivo significato.

Riflessione sugli argomenti

Nel testo impresso sulla statua, le lettere k, u, p, r sembrano corrispondere con quelle del vocabolo latino Cypris, Cypridis, Cipride, appellativo di Venere divinità della primavera. Le stesse lettere coincidono anche con il termine capriata elemento di sostegno che, in questo caso, rammenta l’atteggiamento del guerriero, rappresentato mentre sostiene il copricapo, emblema dell’importante impegno nel guidare la comunità. Le notevoli dimensioni del copricapo suggeriscono che tale ornamento potrebbe essere stato completato da rifiniture di cuoio a protezione della superficie di appoggio. La parola corame “cuoio” appartiene ai termini possibili, da sovrapporre alle lettere dell’epigrafe k, o, r, a, m, facilitando così la descrizione dei particolari nell’abbigliamento del sovrano. I nomi Cipride, capriata, corame sono di orientamento nella ricerca delle parole italiane per comporre le seguenti sei versioni, svolte per l’epigrafe.

Nella prima versione le parole italiane affiorano dai caratteri alfabetici che fanno parte dell’epigrafe e descrivono l’aspetto del personaggio rappresentato nella statua. In questa occasione, sono aggiunte le lettere k ed l, per sostituire le poche mancanti nel testo originale.

Mo’ cappa (mantello) reca re, mappa (protezione) sotto, annessi rocche, anelli essi piombo /kola/to”. “Ora il re indossa il mantello, reca protezioni inferiori, annessi (di cuoio) avvolti a più giri e anelli di piombo colato”.

Nei precedenti articoli, a iniziare da Le tasse e il vaso di D u e n o s, le parole italiane hanno dimostrato di coincidere con quelle etrusche. Dal momento che le parole italiane si sovrappongono senza difficoltà anche a quelle impresse accanto al Guerriero, si trova il sostegno per formulare una nuova ipotesi:

Parole antiche italiche = parole italiane = parole etrusche”.

Studio delle parole

(Latino: corium cuoio; coram davanti, apertamente, al cospetto di, coram populo davanti al popolo; duco, is, duxi, ductum, ducere condurre, ricevere; dicio, dicionis /dico/ comando, dominio, potere, signoria, sovranità, impero; dico, as, avi, atum, are dedicare, dare, consacrare; dico, is, dixi, dictum, dicere pronunziare, dire o pronunziare in pubblico, perorare, parlare, eleggere, proclamare, nominare, chiamare, denominare, fissare, stabilire, assegnare; elatus, a, um alto, elevato, sublime, nobile; cieo, cies, citum, ciere evocare, chiamare in aiuto, chiamare per nome; ecce ecco; ipse stesso, parimenti, pure, anche, proprio, precisamente; eluceo, elucere rilucere, brillare; opimus, a, um fecondo, copioso, splendido; spes, spei speranza, attesa; regero, is, regessi, regestum, regerere portare indietro, riportare, gettare indietro, rimandare; eo, is, ivi /ii/, itum, ire andare, venire, giungere, trasformarsi, diffondersi; paucus, a, um poco) (Italiano: corame cuoio; corame accora me, accorare, affliggere; mappa panno di lana; rappresentazione schematica di un dato fenomeno; a piombo in perpendicolare; anzi prima di, davanti; /egli/regge dal verbo reggere, guidare, essere a capo; nave nel significato poetico e figurato il termine nave può indicare una comunità bisognosa di guida; annona rendita, tributo; accollata cerimonia di investitura; accollare caricare di impegni e responsabilità; speme speranza; pecca difetto; poco in piccola misura; mo’ ora, momento, attimo) (Dialetto: annanzi, anzi per primo, davanti; pe’ per, al fine di; sollei tu sollevi, tu sostieni da sollevare e sostenere; lea ella o egli leva, da levare, togliere; unìu ella o egli venne, da venire, giungere).

Lettura sperimentale per alcuni segni alfabetici: (m = m = sci; simbolo del doppio rettangolo = d = t = vocali; k = c = g; i = vocali; p = b = p; l = v = l).

Versioni

Copricapo

MA KUPR(E) D(I) KORAM(E) OP(PO)SITI A NE NESSI REK(I) INEL(L) D(E)SI P(I)OMP /KALA/D

MI COPRE DI CORAME APPOSITI ANNESSI RECA ANELLO TESA PIOMBO /CALA/TA

Mi coprono appositi annessi di cuoio, reggo tesa in forma di anello e calata a piombo;

Pensiero

MIA KAPR(IA)D KORA M(E) AP(I)CI TIENE ANZI REKI NAV D(U)CI PIOMP /KAVA/D(A)

MIA CAPRIATA, CORE MIO PACI TIENE, ANZI REGGA NAVE, DOCE PIOMBO /CAVA/TA

Il mio compito, alta gratificazione e pace per il mio cuore, è il mio primo pensiero ed è quello di guidare la comunità, dolce privilegio ricevuto all’improvviso;

Cerimonia

(O)MAGGI A P(A)RI D(I)CE . RASCIA . P(O)STI AN(N)IN ESSE RAGIN(A) ELAT(A) SIA P(IA) . (A)MP(IO) A/GIO LEI/ DIA

MEC(O) A P(A)R(I)TA’ CO . ROMA . P(A)SS(A) DIA AN(N)ON(A) I SIA RECO ANELLO DI ESSE PIA . MAPPA /ACCOLLA/TA

ME CIE A PARITA’ ECCE . ROMA . IPSI DI ONIUNO ISSI REGINA ELETTA SIA PIA . MIA PA/CE ALLEA/TA

Io chiamata pubblicamente a parità con . Roma . parimenti a ognuno di essi reco anello, regina sono prescelta pia, invio accettabile tributo, onerata di impegni e responsabilità . partecipe di ampia alleanza a garanzia di pace;

Venere

E/LUCEI/ (O)PIMA P(E) SOL(L)E(I) N(O)I KAR(A) ESSA UNA UNÌU TE SPEME REGERE PECCA MIA

E/LUCI/ OPIMA, PESI LE(V)A NOI CARA, ESSA IN I NATA SPUMA, IRE GIRA, PAUCUM

Tu riluci splendida nel sostenere noi affettuosamente, tu sei a noi cara, sei giunta per dare speranza, per lasciare cadere alle spalle ogni piccola mancanza, sei tu una che appartiene alla spuma del mare, da te la natura si rigenera, tu sei impalpabile e fuggevole;

La primavera

MAGG(I)O P(A)R(A)D KA RAMO P(E)SI TU IN INIZI REKI NA L(E)D(I)SI(A) POM(I) PI/CCIOL/ D(AI)

MAGGIO PARATO CO RAMO PESI TU IN INIZI(O) RECHI UNA LETIZIA POMI BO/CCIOLO/ DAI

Maggio si è preparato poiché i rami sono appesantiti dalle gemme, ad ogni suo ritorno reca una letizia e frutti dai boccioli. (Le riflessioni e le soluzioni, presentate in questo articolo per l’epigrafe impressa accanto al Guerriero di Capestrano, sono svolte dall’autrice in modo libero. Esse sono basate sulle ipotesi e rappresentano un esperimento, in stretto legame con l’idea descritta nei precedenti articoli, iniziando da Gemelle Illustri). (Pina Basile)

Bibliografia di riferimento:

Maria Ruggeri (a cura di) – Guerrieri e Re dell’Abruzzo antico;

Delia Guasco – Popoli italici – L’Italia prima di Roma – Giunti – 2010.

Stelle in Gemini
Dal vaso dei Dioscuri

Mito, numeri e brillantezza

Presentazione

Le versioni svolte in questo articolo riguardano l’epigrafe impressa sul fondo di un vaso etrusco del 500 a.C., il “vaso dei Dioscuri”, “kylix da Tarquinia”.

Nell’epigrafe il nome Tinas cliniiaras identifica i Dioscuri, i Gemelli Castore e Polluce. Essi sono i due giovani rappresentati in coppia e in sembianze di atleti che portano una lancia. Nelle immagini sono posti ai lati di un’anfora o di un elemento in forma di frontone. Nel mito discendono da Giove, denominato Iuppiter in latino e Tinia in etrusco. Sommo dio celeste degli Etruschi, Tinia come Giove annuncia la propria volontà scagliando folgori.

Argomentazioni

Nel testo sul vaso la parola t, e, l, i, n, a contiene i caratteri per formare sia il termine latino t e l u m “lancia, fulmine” sia la voce arcaica italiana t, e, l, o, n, i, o “passaggio, dogana, fine”. Questi nomi indicano i mitici fratelli, essendo essi ai lati di un ideale passaggio, impegnati in un cerimoniale che sembra essere di ordine primario, nella sfera degli dei. I due protagonisti, eredi del dio del fulmine, aiutano ad ampliare la descrizione favolosa di tale fenomeno di valore cosmico. Essi infatti si esibiscono l’uno accanto all’altro, allineati, tesi verso il fine comune, quello di rivelare maestosità e luminosità. Atleti, numi benefici, soccorso per i marinai, chiaramente visibili e riconoscibili nel cielo in forma di costellazione, i Gemelli rappresentano l’evoluzione verso un equilibrio agile e dinamico. Il modello che offrono si perfeziona rispetto al precedente, statico, silente, personificazione di energia diffusa, che si rivela all’improvviso, con il potente, temibile bagliore, simbolo della massima divinità nel mito.

Ipotesi

Castore e Polluce danno il nome alle stelle più luminose nella costellazione dei Gemelli, in latino Gemini, Geminorum.

Seguendo la teoria e le ipotesi, esposte nei precedenti articoli, è possibile di seguito studiare in modo nuovo e sperimentale le parole sul vaso, ricercandone il significato mitico ed il riferimento a numeri e astronomia. In base a tale premessa, nell’epigrafe, le lettere alfabetiche affiancate dal punto possono tradursi in numeri e nelle loro ricombinazioni accennano alla luminosità delle stelle doppie nella costellazione il cui nome evoca il mito.

La scrittura sul vaso può essere assimilata a voci latine, italiane e dialettali italiane, continuando con lo stesso metodo applicato alle epigrafi etrusche, in base a tre ipotesi fondamentali:

  1. La tradizione e la scrittura etrusche potrebbero rivelare una matrice di ordine matematico-razionale

  2. I testi etruschi potrebbero contenere notizie di valore mitico, matematico, astronomico, dotto. Tutti argomenti racchiusi contemporaneamente anche in uno stesso unico testo.

  3. Le epigrafi etrusche potrebbero custodire vocaboli riconoscibili nella Lingua Italiana e potrebbero essere messe in relazione con una delle forme dialettali parlate nelle regioni centro-meridionali del Lazio.

Il mito

Rappresentazione libera dell’epigrafe:

I T V N T V D V C E F E N E L. A. T E L I N A S. T I N A S C L I N I I A D A S

Versioni

Gli eredi

(V = u; D = r = d; C = g = c; F = v = f).

Adattamento per le parole dell’epigrafe:

IT(I) VN(I)TV DVC(I) E FINE L A TELINA S(UA) TINA S(I)C LINIA A(E)DAS

Procedono uniti, definiscono il limite dello spazio di appartenenza a Tinia e tracciano il confine del tempio”;

I(U)TANTI REG(I) EVENE LA TELI (U)NA S(IA) TONO S(I)C LINEA (H)ERES

Sostengono e governano l’evento del fulmine in accordo con Tono, così è per linea ereditaria”.

Lettere alfabetiche con il punto

Nella versione, svolta di seguito, i numeri sostituiscono le lettere alfabetiche etrusche affiancate da un punto, alla ricerca di una loro relazione con la brillantezza delle stelle. Lo studio si concentra su Castore, stella doppia nella costellazione dei Gemelli. Si scopre che Alfa Geminorum, Castore non è la più luminosa della costellazione, infatti tale primato appartiene a Polluce, indicata con la lettera beta e di brillantezza superiore. Alfa Geminorum è una doppia, formata da Castore A e Castore B, doppie a loro volta. Questo seguito di stelle gemelle suggerisce di elaborare i numeri scelti, in modo che essi raddoppino il proprio valore, in sequenza, ad ogni passaggio. Si può ipotizzare, nel caso particolare di questa epigrafe, che le lettere A, L e S siano riferite agli angoli, in quanto esse nella grafia ne ricordano la forma. In particolare S imita la forma sinuosa degli angoli disposti lungo una figura a spirale, (144 x 5 = 720 = 360 x 2).

A = (1; 0,9); L = (90; 90 . 2 = 180; 180 : 100 = 1,8); S = (720; 180 . 2 . 2 = 720; 720 : 1000 = 0,72).

Versioni

Brillantezza

AT(T)ENTU RE C(O)E(I) F(I)E NE(I) L. A. TULI (U)NA S. TI(E)NE SC(A)L(A) INII I(U)R I S

Attente re (res) co/n/ eo fie nei L (1,8) A (0,9) tuli una S (0,72) tono scala innui iuris;

Concerne il concetto di fondere insieme e di calcolare intrecciati L (1,8) A (0,9) prodotto allo stesso tempo S (0,72) rilievo scala segnale regola.

Prova con i numeri

Seguendo le indicazioni suggerite dalla versione svolta sopra, sul vaso dei Dioscuri si trovano i numeri (1,8), (0,9), (0,72). Essi possono essere moltiplicati fra loro e ne segue un elenco ordinato di valori che appaiono in armonia con la brillantezza delle stelle in Gemini.

1,8 x 0,9 = 1,62 Castore brillantezza 1,6

1,62 x 0,72 = 1,1664 Polluce 1,16

1,1664 x 1,8 = 2,09952 Castore A 2,0

2,09952 x 0,9 = 1,889568 Gamma Gem 1,93

2,09952 x 1,889568 = 3,967185807 Delta Gem 3,51

3,967185807 x 0,72 = 2,856373781 Epsilon Gem 2,98

2,856373781 x 1,8 = 5,141472806 Zeta Gem 5,2

5,1415 x 0,9 = 4,62735 Zeta Gem 4,4

Studio delle parole

(Latino: eo, is, ivi, itum, ire andare, giungere, pervenire; regio, regionis direzione, linea, posizione, punto cardinale, sfera, regione, zona del cielo, limite, confine; rego, is, rexi, rectum, regere condurre, dirigere, tenere diritto, controllare, governare, correggere, mantenere; regius, a, um regio, regale, da re, di re, appartenente al re; lineo /linio/, as, avi, atum, are tirare a filo, tracciare, disegnare; linea /linia/, ae filo a piombo, linea, tratto, linea geometrica, meta, termine, fine; aedituus custode di un tempio, maestro del culto; aedes e aedis, is tempio, santuario; iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare giovare, aiutare, soccorrere, favorire, sostenere; evenio, is, eveni, eventum, evenire avvenire, compiersi, verificarsi; telonium, ii banco dei gabellieri; tono, as, tonui, tonare tuonare, risuonare; tonans, tonantis epiteto di Giove; Iuppiter, Iovis Giove; /eres/ heres, heredis erede; attineo, es, attinei, attentum, attinere mantenere, custodire, estendersi, riguardare, concernere; actus, us atto, regola; attondeo, es, attondi, attonsum, attondere diminuire; coeo, coire formare un tutto, riunirsi, fondersi insieme; fio, is, factus sum, fieri divenire, essere considerato, essere stimato, essere nominato, essere; fero, fers, tuli, latum, ferre recare, portare, produrre, riportare, conseguire; una insieme, accanto, a un tempo, contemporaneamente; facio, facere fare, valutare; efficio, is, effeci, effectum, efficere produrre, causare, formare una somma, risultare, dimostrare, ottenere il risultato di, fare in modo che; annuo, is, annui, annuere accennare a, designare, indicare; eno, are percorrere, traversare; neo, nes, nevi, netum, nere filare, tessere, intrecciare, intessere; innuo, innuere indicare, fare cenno; ineo, is, inii, initum, inire entrare, calcolare, prendere in considerazione; res, rei avvenimento, concetto, utilità, rapporto, relazione, ragione; ratio, rationis calcolo, conto, genere, ordine, ragione, proprietà, teoria, scienza; iure giustamente; ius, iuris legge, diritto, privilegio, autorità); (Italiano: fine confine, limite, punto estremo); (Giove, massima divinità latina, dio del cielo e della luce, divinità dei fenomeni atmosferici. Era venerato nel centro di culto sul Campidoglio, faceva parte della triade sacra, prima con Marte e Quirino poi con Giunone e Minerva).

(Le riflessioni e le versioni presentate in questo articolo sono svolte dall’autrice in modo libero. Esse sono basate sulle ipotesi descritte anche nei precedenti articoli a iniziare da Gemelle Illustri. I numeri risultano dalle traduzioni sperimentali e fanno parte di semplici elementari operazioni di calcolo, realizzate in questa occasione e limitate al contenuto di questa ricerca. L’argomento di questo articolo è puramente sperimentale tuttavia esso fa riferimento ad una bibliografia importante). (Pina Basile)

L’epigrafe: (TLE 156; ET Ta 3.2; /pag. 143 – Bonfante/) (Pag. 43 – Facchetti).

Bibliografia di riferimento:

Mauro Cristofani (a cura di) – Dizionario della Civiltà Etrusca – 1999;

Giuliano Bonfante and Larissa Bonfante – The Etruscan Language, an introduction – 2002;

Giulio M. Facchetti – l’enigma svelato della Lingua Etrusca – 2000;

Piero Bianucci – Stella per Stella – Giunti – 1997.

Guida al cielo stellato
Dal porto di Cere alla foce del fiume Tevere

Teoria intorno alle tre lamine d’oro

Ipotesi e metodo sperimentale

Le tre lamine d’oro erano affisse nel tempio di Pyrgi. Antico porto sul mare, la località di Pyrgi si trovava a pochi chilometri da Cere ed era distante “260 stadii” da Ostia.

Le prime due lamine “A e B” portano inciso il testo in Lingua Etrusca. La terza lamina si distingue visivamente dalle prime due per la particolare grafia delle lettere alfabetiche, esili, slanciate e in parte inclinate verso destra, suggerendo l’idea di una scrittura corsiva. Per tali semplici ma interessanti aspetti, in modo assolutamente ipotetico, in questo articolo, la scrittura sulla terza lamina viene studiata in modo non tradizionale e quindi assimilata ai nomi latini e italiani. Essa si adatterebbe così allo stesso metodo di studio tentato per quella etrusca sulle prime due lamine “A e B”, in modo sperimentale e in base alle seguenti ipotesi:

1 – La tradizione e la scrittura etrusche potrebbero rivelare una matrice di ordine matematico-razionale.

2 – I documenti etruschi potrebbero contenere in codice notizie di valore mitico, matematico, astronomico, dotto. Tutti argomenti racchiusi contemporaneamente anche in uno stesso unico testo.

3 – I documenti etruschi potrebbero custodire vocaboli riconoscibili nella Lingua Italiana e potrebbero essere messi in relazione con una delle forme dialettali, parlate nelle regioni centro- meridionali del Lazio.

Luoghi ideali

In modo sperimentale, il nome Pyrgi sembra richiamare i termini peregrino e perigeo evocando i concetti di itinerante, di movimento continuo, di orbita. In questi significati il nome stesso dell’antico porto si accorda con le versioni che sono svolte di seguito e che ipotizzano un viaggio da Pyrgi verso Ostia, per giungere poi presso un tempio della salute a Roma, un luogo che per ipotesi viene indicato in questa ricerca con il mitico nome “Velia”.

Datate al 500 a.C., le lamine erano esposte nel centro di culto dove si soffermavano i fedeli in pellegrinaggio sulla via dei luoghi sacri. La sosta presso questo luogo di devozione permetteva anche di rifocillarsi e di essere istruiti riguardo al viaggio. Giunto a destinazione il pellegrino si sarebbe trovato nel luogo di cura e di permanenza, in una atmosfera di piena tranquillità.

Dalla “Lamina A”, parole per i pellegrini:

Aiuto . tame eo . aecco ècco . fio / Roma si va . vate iatria / geniale estera sa . idiomi / sua . metria . dieta . debeo / ruii . Velia inissi . Soglio / colo venia sua . ti (g)iura / che . mone stessi . di (g)iovasse / te’ amaro succo . liquevo / dolore esso . unica . chiave / le . scure vari . ti scema aiuta / ileo . alloca ove . eliso èsse (è) / innocuo . e drenassi . zeolico / a li . assili aiuta lei . a conosce vi / òra sa . a teniamo . fia eremo / vai . e vale . eneaco . pe(r) le / emetria voi ài.

Talmente grande aiuto ricevo in questo luogo ogni volta, / così prendo parte al pellegrinaggio della salute; / sono ascoltata nel mio idioma nativo e / trovo sollievo nella dieta che mi viene prescritta; / per questo ritorno alla Velia e, ammessa al cospetto del Soglio, / da colui che riveste l’alta carica, colto e indulgente, ricevo la promessa / che restare in quel luogo di salute porterà sicuro giovamento; / egli conosce un medicamento amaro / che serve come unica chiave per la guarigione, / prescrive la cura che aiuta a scemare le scure macchie che evidenziano le vene; / egli elimina in modo deciso i disturbi della digestione / anche con l’aiuto di innocui e benefici sali; / in quel luogo di asilo le ancelle avranno modo di conoscere la mia indisposizione e di decidere il metodo di cura, / spiegandomi che il mio soggiorno trascorrerà nella tranquillità di un vero eremo / e che potrò lasciare le offerte, come gratitudine per il sostegno ricevuto.

Studio delle parole (parole per i pellegrini dalla “Lamina A”)

(Latino: itaeo, is, ivi o ii, itum, ire andare, venire, pervenire, accingersi, giungere, marciare, procedere, correre, solcare, salpare, veleggiare; tam eo talmente tanto; tam tanto, così, talmente; eo per questo, affinché, tanto, a tal punto; fio, fis, factus sum, fieri accadere, avvenire, essere considerato, divenire, essere; exterus, a, um forestiero; irieo, ire; ineo, is, inivi o inii, initum, inire recarsi a, entrare in, entrare; solium, solii trono, seggio, dignità regale; colo, is, colui, cultum, colere coltivare, proteggere, venerare, onorare, tenere in considerazione; venia, ae favore, grazia, permesso, licenza, perdono; iuro, iurare giurare, prestare giuramento; iuvo, iuvare giovare; liqueo, liquere essere liquido; varix, varicis vena varicosa; elido, is, elisi, elisum, elidere elidere, rimuovere; oro, as, avi, atum, are parlare, pregare; aeneus, a, um /aggettivo/ di bronzo) (Italiano: peregrino pellegrino, viandante, viaggiatore, /dal latino peregre fuori della città, in campagna/; aggio /parola arcaica/ età, anno, tempo; vate maestro, luminare; iatra forma parole riferite alla medicina; soglio e solio da solium trono, seggio di un sovrano; colo dotto, colto; colendo /parola arcaica/ degno di riverenza; colere /parola arcaica/ ossequiare, venerare, onorare; venia benevolenza, indulgenza, perdono; scemare diminuire, diradare; io alloco da allocare e allogare porre, sistemare in luogo appropriato; ove dove; drenare prosciugare, rendere secco; zeolite genere di cristalli; eneo /voce arcaica/ dal latino aeneum aggettivo di aes, aeris denaro, moneta) (Dialetto: aecco qui, /in latino: eccum hic = ecco qui/; ruii io ritornai /ritornare andare di nuovo/; mone ora; te’ egli tiene /tenere, possedere, avere, custodire/; asili asilo, luogo in cui vengono accolte persone bisognose di assistenza e di aiuto).

Ricerca dei termini riferiti alla navigazione e alle costellazioni

La scrittura sulle lamine d’oro di Pyrgi si adatta per essere risolta con almeno due chiavi di lettura. Essa rivela il proprio significato ai pellegrini ispirati dal sentimento religioso e, ad una analisi più mirata, mostra contenuti di ordine dotto ed esatto, confermando la propria intima natura di scrittura in codice. Le parole sulle lamine possono essere tradotte con termini italiani e latini, per effetto di una libera recitazione delle vocali e di una sostituzione e diversa interpretazione di determinati segni alfabetici, in accordo con le ipotesi sopra elencate.

Sono di esempio le parole di introduzione sulla lamina “A”: “i, t, a . t, m, i, a . i, c, a, c . h, i”. Considerato che H = f = d, esse prima ricordano una dedica per il tempio di Pyrgi: “aiuto . tame eo . aecco ecco . fie = aiuto . talmente tanto . qui ecco . si trova”; poi accennano ad argomenti in relazione con l’astronomia e l’arte della navigazione: “ita . thema . iugo ago . idea = tale è . la posizione delle stelle . guida e . immagine”.

(Latino: ita per conseguenza, in tale modo, in tale maniera, in tali condizioni; thema, thematis tema, soggetto, argomento, tesi, posizione delle stelle; iugo, are collegare, congiungere; ago, is, egi, actum, agere guidare, condurre, essere, fare, passare, trascorrere; agogae, arum condotti; cedo, cedere cambiare, muoversi, incedere, andare; /H = f/ fio, fieri divenire, essere considerato, avvenire, accadere, essere; /H = d/ idus, iduum giorni precisi nei mesi del calendario antico; iduo, iduare dividere; idos apparenza, forma, immagine) (Italiano: aggio /parola arcaica/ età, anno, tempo).

Lamina A

Versione, “Lamina A”:

(H = f = d; C = c = g = q; simbolo simile ad un piccolo tridente = tre = t r; l = l = gli; F = v; piccola freccia rivolta verso il basso = sca = s; 8 = b = 8; t = t = d; v = vocali = gi; il simbolo M è solo indicativo ed è scelto in questa occasione per facilitare la rappresentazione della lettera alfabetica etrusca dal suono “si”; M = si = sci = ci; S = s = doppia s).

Il timoniere

Ita . temo e . aggiogo . fia

remissiva . via ite itero

geniale situare asse . dimia

esa . metria . decie uti . debei

rio a . vela annessa . sale

calavena assa . tege ire

co . mainasse tesa . devesso

da mare a secca . alleggio via

tegella rasa . nocchie/ro/ . ghia . iuva

lascare vira . tesa ài moto

ala . alaggio via . a lacci uso

nocchie/ro/ . itere ne sa . etiologo

ali . solui talea . icona sive

ora sa . a teniamo . affiora eme

via . ovale . inice . polo

emetria via .| A

I F

Al momento della partenza . il timoniere . deduce il punto fisso . di riferimento / per affrontare il pellegrinaggio . della salute; / situa l’orientamento in modo congeniale verso l’asse . con precisione; / conosce . il percorso . le misure . e le regole; / (sa che) lungo il viaggio . la vela annessa . sospinge la nave / la fasciatura delle assi . protegge dall’uso continuo, / alla foce . ammainare la vela . è soluzione opportuna, / da mare a secca . risolve alleggio; / su coperta rasa . nocchiero . manovra . e guida; / lascare vira . tesa spinta, / mantiene . traino . l’uso delle cime; / il nocchiero . con il sostegno dell’esperienza nella navigazione . e con il sapere riguardo alla suddivisione del tempo / da altre . nello schema fissato . seleziona le immagini, / conosce l’ora . attinente . al segno che risulta / sulla via . ellittica . in accordo . con il polo / in base al metodo di misurazione assegnata.

Studio delle parole (Il timoniere)

I, t, a – ita = andata = partenza | età = epoca / (Lat.) eo, is, ivi, itum ire andare, partire;

t, m, i, a – temo = timone | tema = argomento / (Lat.) temo, temonis timone, carro; Carro, Orsa Maggiore, Boote costellazione; tam così, tanto, talmente; eo, ire;

i, c, a, c – aggiogo = guida, controllo | a cocca = punto fermo | iugo ago = fissa guida | iace ico = produce accordo / (It.) cocca nave; /voce arcaica/ orlo estremo, sommità, cima; (Lat.) iugo, iugare collegare, congiungere; ago, is, egi, actum, agere guidare, condurre, passare, trascorrere, rappresentare; iacio, iacere fondare, produrre; ico, icere fare un accordo;

h, e – (h = f) (h = idi), fia = sia stimato | idea = immagine / (Lat.) fio, fieri essere, essere stimato, essere considerato; idus, iduum giorni; iduo dividere; idos apparenza;

r, a, m, a, M, f, a – (M = si) (f = v), remissiva = rimedio, cura;

f, a, t, i, e, 3, e – (f = v) (3 = tre = t r), vate aiutare | vate iatria = vate cura | vate i tria = vate della triade | via iti itere = viatore = pellegrinaggio / (It.) iatra forma parole riferite alla medicina; viatore /voce arcaica/ viandante, pellegrino; (Lat.) tres, tria tre; trias, triadis una triade, (tre divinità a Roma: Minerva, Giove, Giunone); /arcaico/ iter, iteris; itere l’andare, cammino, viaggio, marcia, giornata di marcia, via, diritto di passaggio; itero, as, avi, atum, are ripetere, rinnovare; is, ea, id quello, colei, quella cosa, /i = quelli/;

v, n, i, a, l, a, s, t, r, e, s – (v = gi = vocali), giniale astris = geniale riguardo alle stelle | geniale ex terra sa = conosce le altre contrade | geniale situare asse | Iuno alias tres = Giunone la seconda della triade / (It.) congeniale che è in accordo, adeguato; es forma numerose parole di origine latina e può avere il significato di “fuori”, dalla preposizione latina “ex”; forestiero che viene da fuori, dai paesi vicini; ter terzo; (Lat.) genus, generis classe, specie, genere, ordine, discendenza, stirpe; Iuno, Iunonis Giunone, moglie di Giove; ex da, fuori; alius il secondo /fra due/, uno dei due; tera /latino arcaico/ terra; terra, ae paese; exterus, a, um forestiero; astrum, i astro, stella, costellazione; teres, teretis aggraziato, ben fatto, elegante, ben intrecciato, ben tornito; tres, tria tre;

o, e, m, i, a – (o = t t = d), dima = precisa | attua eme = realizza ottiene | ottimo = nel modo migliore | idioma / (It.) idioma linguaggio proprio di una comunità / (Lat.) emo, is, emi, emptum, emere ottenere; demum precisamente; idem stesso, medesimo, identico;

s, a – sei | esa / gli Etruschi suddividevano lo spazio mitico in base al numero 16; (10 : 16 = 0,625);

m, e, 3 – metria = misura / (Lat.) metior, iris, mensus sum, metiri misurare, distribuire, percorrere, valutare; emetior, iris, emensus sum, emetiri misurare, percorrere, traversare;

o, v, t, a – (v = gi = vocali), digita = misura, 1,8 | dieta | dieci uti = dieci uso / (It.) dieta decisione, ripartizione, /nel significato arcaico/ spazio di tempo; (Lat.) doceo, es, docui, doctum, docere insegnare, istruire, mostrare, informare; dico, is, dixi, dictum, dicere affermare, sostenere, assegnare, fissare, determinare; dicio, dicionis comando, sovranità; degeo permanere; utor, eris, usus sum, uti usare, adoperare, approfittare, mettere a profitto, valersi di; digitus, i calcolo, misura /sedicesima parte del piede romano, circa cm. 1,8/;

o, e, 8, a – (o = d) (8 = b = 8), debeo = regolo / (Lat.) debeo, es, debui, debitum, debere dovere; de8a = 56970; (56,970 : 1,8 = 31,65); (180 : 3,14 = 57,32);

r, i, e, i – ria ii = rio percorso / (It.) rio fiume; (Lat.) rivus, i rivo, ruscello, canale, condotto; eo, ire veleggiare, andare;

f, e, l, i, a, n, a, s – (f = v), vela annessa;

s, a, l – sale = risale;

c, l, v, f, e, n, i, a, s – (v = gi = vocali) (f = v), cole giova ne assi = protezioni utili per le assi | cole venia assi = favorisce protezione assi / (It.) calare posare; calaverna fasciatura di protezione per l’attrezzatura di una nave; venia favore; (Lat.) colo, colere proteggere;

t, v, r, v – (v = gi = vocali), tege regi = protegge e mantiene | tege ire = protegge nel veleggiare | tera = rende possibile l’uso continuo / (Lat.) tego, is, texi, tectum, tegere coprire, ricoprire, celare, nascondere, velare, difendere, proteggere; tero, is, trivi, tritum, terere levigare, logorare, rendere usuale; rego, is, rexi, rectum, regere guidare, condurre, dirigere, correggere, mantenere, conservare;

c, e – co = foce / (It.) co /parola arcaica/ capo, estremità, foce;

m, v, n, i, s, t, a, s – (v = gi = vocali), mo’ genu situs = ora sia piegata a riposo | minuisse tesa | (am)mainasse tesa / (It.) mo’ ora, adesso, piccolo spazio di tempo, momento; minuire diminuire; mainare /parola arcaica/ ammainare ammainare una vela; (Lat.) genu, us ginocchio; situs, us posizione, situazione, riposo, inattività, inerzia;

o, v, f, a, s – (o = d) (v = gi = vocali) (f = v), dege visu = conduce a vista | de visu = con i propri occhi | devesso = inclinato / (Lat.) dego, is, degere passare, trascorrere, condurre, sostenere; viso, is, visi, visere vedere con attenzione, osservare; visus, visus vista, sguardo; (It.) de visu in modo diretto, con i propri occhi; devesso /parola arcaica/ pendio, declivio;

t, a, m, e, r, e, s, c, a – te mare a secca = da mare a secca;

i, l, a, c, f, e – (f = v), alleggio via / (It.) alleggio riduzione del carico di una nave per alleggerirla;

t, v, l, e, r, a, s, e – (v = gi = vocali), tegila rasa = coperta rasa | ta(v)ula rasa = tavola rasa / (Lat.) tabula, ae tavola, asse; tegile, is copertura, coperta; Tigillus epiteto di Giove che sostiene il mondo; (It.) nave rasa nave costruita senza cassero e castelli;

n, a, c – uno co = uno capo | nocchie-ro / (It.) nocchiero chi governa e guida una nave;

c, i – ghia / (It.) ghia parola riguardante le imbarcazioni;

a, f, i – (f = v), iuva = giova / (Lat.) iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare sostenere, aiutare, giovare, favorire;

l . s, v, r, f, a, r – (s = sca = sco) (v = gi = vocali) (f = v), lasco gira varia | lascare vira | illa scorre via ire | L. (Lira) scuro via ire = la stella nella Lira guida nel momento della sera / (It.) lascare /in marina/ allentare una cima di manovra; variare mutare, cambiare; (Lat.) eo, ire divenire, trasformarsi, andare, passare, giungere, veleggiare;

t, e, M, i, a, m, e, i, t – (M = si), tesa ài moto | tesa e mo’ iato = tesa momento a favore / (Lat.) eo, ire andare, veleggiare; meo, as, avi, atum, are passare, andare; meatus, us corso, moto, via, passo, passaggio; (It.) mo’ momento, piccolo spazio di tempo; iato apertura; aiuto favore;

a, l, e – ala = sostiene / (Lat.) alo, is, alui, altum, alere sostenere, mantenere, alimentare;

i, l, a, c, f, e – (f = v), alaggio via / (It.) alaggio traino di una nave lungo canali e fiumi con cime tirate dalla riva; alligo, as, avi, atum, are legare, trattenere, obbligare;

a, l, M, a, s, e – (M = si = ci), a lacci uso / (It.) allacciare legare insieme;

n, a, c – nocchiero;

a, t, r, a, n, e, s – itere ne sa | itere nosce = maestro nell’arte della navigazione / (Lat.) notio, notionis conoscenza, nozione, cognizione, idea, concetto, esame, ricerca; nosco, is, novi, notus, noscere imparare a conoscere, imparare, conoscere, sapere, riconoscere, esaminare, approvare, ravvisare;

z, i, l, a, c – (z = zeta = s t), itio ius lege = egli studia le regole del trascorrere del tempo | etiologa = eziologia / (It.) eziologia studio delle cause di un fenomeno; (Lat.) itio, itionis andata; eo, ire trascorrere /del tempo/; ius, iuris diritto, legge, privilegio; logeum, i archivio; lego, is, legi, lectum, legere leggere attentamente, studiare, percorrere, scegliere;

a, l – ialo = vetro | ali = diversi / (Lat.) alius, alia, aliud altri, diversi;

s, e, l, e, i, t, a, l, a – solui talea = risoluzione da schema fisso | seletto alia = scelta fra altre / (It.) selettore che seleziona; talea ripetizione di uno schema fisso; seletto /voce arcaica/ prescelto, eletto; (Lat.) seligo, is, selegi, selectum, seligere scegliere; soleo, es, solitus sum, /solui/, solere frequentare, usare, solere; solvo, is, solvi, solui, solutum, solvere sciogliere, liberare, risolvere, dividere, adempiere, spiegare;

a, c, n, a, M, f – (M = si = ci) (f = v), icona sive = immagine posa | icona civi = immagine evoca / (It.) icona apparenza, immagine; iconico che si riferisce, si fonda sulle immagini; (Lat.) sino, is, sivi, situm, sinere lasciare, permettere, posare, calare; cio, is, civi, citum, cire muovere, evocare, emettere, produrre;

e, r, s – ora sa | erue sa = trae fuori = manifesta / (Lat.) eruo, eruis, erui, erutum, eruere trarre fuori, ritrovare, ricavare, manifestare;

i, t, a, n, i, m – atteniamo | aiuta nome / (It.) attenere concernere, riguardare;

h, e, r, a, m – (h = f = idi), affiora eme = emerge risultato | affioriamo = registriamo | ideare eme = realizza e ottiene | diramo = diramazione / (It.) affiorare mostrarsi, manifestarsi, emergere; diramare diffondere, dividere in varie direzioni; (Lat.) fero, fers, tuli, latum, ferre comparire, mostrarsi, procedere, dare, recare, andare, registrare, segnare; emo, emere ottenere; dirimo, is, diremi, diremptum, dirimere separare, dividere, terminare;

f, e – (f = v), via;

a, f, i, l – (f = v), ovale = ellittica / (It.) ovale detto di ciò che ha forma ellittica, simile a quella di un uovo;

e, n, i, a, c, a – (c = c = g), inie ico = calcolo ottiene | iniga = conduce | inieca = stabilisce | eneaco = moneta di bronzo / (It.) eneo di bronzo /voce arcaica, dal latino aeneum aggettivo di aes, aeris/; (Lat.) aes, aeris denaro, moneta; ineo, inire calcolare, prendere in considerazione, entrare; ago, agere passare, condurre, guidare; inigo, is, inegi, inectum, inigere condurre; ico, is, ici, ictum, icere ottenere, concludere un patto un accordo; inicio, is, inieci, iniectum, inicere causare, porre, mettere, destare, infondere, sovrapporre, insinuare, accennare;

p, v, l – (v = vocali) (l = l = gl), polo / (Lat.) pileum, i libertà, protettore; (It.) appiglio punto di appoggio e di sostegno; appello, appellere approdare, sbarcare, rivolgere;

v, m, 3, f, a – (v = vocali) (3 = tre = t r) (f = v), emetria via = misura soluzione / (Lat.) metor, aris, atus sum, ari misurare, percorrere, delimitare, fissare i confini; imitor, aris, imitatus sum, are imitare, riprodurre, sostituire; emetior, iris, emensus sum, emetiri percorrere, misurare, traversare, fornire;

.| A – angolo di declinazione / (It.) declinazione latitudine celeste.

I F – 31; (56 : 1,8 = 31,1); (31 . 1480 = 45.880); (260 stadii . 180 = 46.800).

Lamina B

Versione, “Lamina B”:

(F = f; 8 = t t; n = n = doppia n)

Di notte le stelle

Nuca . deietti ora . fila

Osservando il cielo verso nord dalla nuca di Ercole guardi verso sud per riuscire a trovare alcune costellazioni, in fila lungo la linea di declinazione (deiectus declino) (La costellazione di Ercole visibile da giugno ad agosto è una costellazione estesa, disposta tra le due stelle luminose Arturo e Vega. Ercole raffigura l’eroe mitologico il cui corpo è rappresentato capovolto in cielo, infatti la stella alfa Herculis indica la testa ed è situata nella parte più meridionale, mentre i piedi sono evidenziati dalle stelle più settentrionali);

II annessi . idem eco (medesimo segno)

due punti chiamati con la lettera omega si trovano su una stessa linea e sono omega Ophiuchi e omega Scorpii (La costellazione di Ofiuco occupa la porzione di cielo compresa tra Ercole a nord e lo Scorpione a sud a cavallo dell’equatore celeste. Ofiuco rappresenta il dio greco della medicina, Esculapio, figlio di Apollo e raffigurato con in mano un serpente, ophis, simbolo tradizionale della salute. Alfa Scorpii è Antares. Omega Scorpii si trova nella chela, sopra l’eclittica. Le stelle della testa dello Scorpione sono in alto, alfa Scorpii marca il cuore);

chela fa attanaglia

sopra l’eclittica, nella chela, trovi la stella omega Scorpii;

misi una . teoria

come enuncia la teoria;

uno asse . siliqua fa

dal punto individuato inserisci un asse che ruotando si apra come una valva (Ofiuco si trova a cavallo dell’equatore celeste nelle vicinanze della costellazione dell’Aquila che a sua volta tocca l’equatore celeste);

ocula . etimo ala . A

ora tu individua con precisione la forma dell’ala in Aquila;

filo scafo ala omega (ome ico = medesimo segno)

ora fai coincidere il vertice dello stesso asse con l’estremità posteriore dell’ala nella costellazione dell’Aquila, nel punto in cui trovi la lettera alfabetica omega e da quel punto traccia un dritto filo in modo che esso incontri il piede (scafo) nella costellazione di Ercole;

e . polo mischia fa

e ricaverai che nel mezzo di questa linea si trova il polo;

A . sinua a Ophiuco

Aquila . si inclina su Ofiuco (Oph, Ofiuco).

(Latino: dies, diei giorno, tempo, spazio di tempo; deiectus, us declivio, pendio, lo scorrere giù; mitto, is, misi, missum, mittere inviare, mandare, enunciare, scrivere, produrre, portare; sinuo, as, avi, atum, are piegare, curvare, incurvare) (Italiano: omeo in parole dotte e scientifiche significa simile, indica uguaglianza, identità; idem stesso, medesimo, identico; ico indica appartenenza, maniera, genere; clivo /parola arcaica/ inclinato, pendente; siliqua misura; frutto a due valve; scafo è una parola che forma anche nomi riguardanti l’anatomia; tu scovi da scovare scoprire, riuscire a trovare; senno capacità di intendere, ragionare, capire; prudenza, avvedutezza; assennare dare senno, istruire).

Versione, “Lamina B”, in forma di preghiera e di ringraziamento:

Nego deietto orai fili / io unissi do omaggio / cielo fai a tunnu ala / mi sani teoria / genioso ciliaca fai / oculi tumeo lei / falasco fo(g)lia omaggio / i polli a mischia fia / e sanai effio”; “pentito umilmente pregai fedele, / io venissi do omaggio, / (tu) cielo fai completa ala, / mia salute tua teoria, / geniale celiaco plachi / e occhio tumefatto lenisci, / falasco foglie (porto in) omaggio / e polli in aggiunta siano / per guarigione effetto”.

(Latino: nego respingere; ineo-ago / ineo, inire calcolare, pensare; ago, agere agire, fare, comportarsi; filius figlio / discepoli, fedeli; coeliacus, a, um celiaco, relativo all’intestino; tumeo, tumere essere gonfio, gonfiarsi; folium foglia; effio / efficio ottenere, conseguire, effettuare) (Dialetto: tunnu rotondo, circolare) (Italiano: lenire mitigare, calmare, placare; alleviare recare sollievo; falasco genere di piante erbacee, usate per intrecciare stuoie).

Terza lamina d’oro di Pyrgi

Ipotesi e corsivo

Il testo sulla terza lamina d’oro di Pyrgi viene tradotto in questo articolo in modo innovativo, immaginando che esso sia stato realizzato in una forma di scrittura corsiva che può essere interpretata con il sostegno di termini latini e italiani. Nel documento si troverebbero elencate le regole generali di navigazione, per una traversata da Pyrgi, porto di Caere (Cerveteri), fino al Tevere. Un viaggio diretto a Roma, luogo di cura e di benessere per i pellegrini. Il riferimento al pellegrinaggio verso un luogo sacro si lega strettamente all’argomento trattato nelle precedenti versioni realizzate in questo articolo: “Parole per i pellegrini; Il timoniere; Di notte le stelle; preghiera e ringraziamento”.

Come per la scrittura sulle due lamine d’oro di Pyrgi in Lingua Etrusca, (A e B), anche per quella sulla terza lamina d’oro risulta interessante lo studio delle parole latine e italiane, in particolare dei termini riferiti alla navigazione e all’orientamento basato sull’osservazione delle stelle. Questa ricerca si accorda con le ipotesi sopra elencate e presentate in modo più ampio negli articoli Le tasse e il vaso di Duenos, Eleganza Etrusca.

Ipotesi di lettura per alcuni segni alfabetici sulla terza lamina d’oro di Pyrgi

La scelta di leggere la consonante s in modo alternativo con si, sci, ci e con sca, scu dipende dalla forma della consonante originale, così come essa appare sulla lamina. A volte infatti essa è più simile ad una punta di freccia rivolta verso il basso e in tale caso s = sca. La doppia soluzione per la lettera s non solo non cambia il significato fondamentale della frase ottenuta con le traduzioni sperimentali ma al contrario ne arricchisce il messaggio riferito all’osservazione del cielo. Sulla lamina, ad esempio, la sequenza di lettere alfabetiche “s r” si adatta alle due soluzioni “scuro” e “sera”. Entrambe queste due soluzioni indicano il momento più favorevole per individuare la stella polare, nell’ora della sera quando il cielo diviene scuro. (Y = vocali; H = f; S = s = sci = ci = si = sca; W = iuvo = v v = b v).

Versione, “Terza lamina d’oro di Pyrgi”:

Navigando lungo la costa

L. (Lira) orbitale situerete a scuro aequo dies

asse a su polo avviso attiene

Tibere ii . a vela ne sia milia collo

cesareo . barra fissa biffa

esimasi boma tene ob abito avvia bona

uti iuvi . co scotta rota . a resa . botte

le milia ecco su nota . scala sia III obii

refiga . oriri boma quo abire

a lime avviso noto lime a scalo moe

ubi abito sia noto acme fia cocca boma

alpha Lirae

Nel momento favorevole della sera si ricavi l’ambito della stella guida; / l’asse ed il suo polo aiutano a prendere la direzione; / la traversata verso il Tevere risulta essere del valore di miglia a collo, / in ordine alle norme stabilite, fissata la meta / stimato orientamento, valutate via da percorrere e condizioni del tempo, / in base alle caratteristiche dell’imbarcazione, / le miglia calcolate secondo la scala disposta siano III; / confermato orientamento nel luogo di partenza / da ingresso del porto, con esperienza acquisita, dirigete all’ingresso dello scalo; / nel luogo di partenza sia noto il punto più alto di orientamento / alfa Lirae.

Studio delle parole (Navigando lungo la costa)

L. r, b, t, l, o – La orbitale = ambito, limite | L. orbitale = Lira orbitale / Lira (costellazione dell’emisfero boreale. La sua stella più luminosa è alfa Lyrae); (It.) orbitale termine relativo all’orbita di un punto, di un corpo celeste; orbita in modo figurato significa ambito, limite; (Lat.) orbitus, a, um circolare; orbis, orbis circolo;

s, t, r, t – situerete = collocherete | situ erutu posizione ricavata / (It.) situare porre, collocare; (Lat.) situs, us (sino) posizione, situazione; situs, a, um situato, posto, collocato; sino, is, sivi, situm, sinere posare, calare, deporre, costruire, edificare, concedere; eruo, is, erui, erutum, eruere scovare, scoprire, ricavare, ritrovare, rendere palese, manifestare;

a, s, r – (s = s = scu), a scuro | a sera;

q, d, s – quo dies | aequo dies = spazio di tempo favorevole / (Lat.) aequus, a, um (aecus) favorevole, vantaggioso, opportuno, giusto, equo; dies, diei giorno, tempo, spazio di tempo; (It.) dies a quo espressione che serve per qualificare un punto di riferimento iniziale /dal latino dies a quo dal quale, dopo il quale/;

a, z, a, s, p, o, l – (z = doppia s) (s = s), asse e suo polo / (Lat.) axis, is asse, carro, cocchio, asse, polo, polo nord, regione del cielo, cielo;

w, a, s – (w = v v = b v), avviso | obvius = facile | ob visu = volgendo lo sguardo verso | ivi iuvasi = in viaggio sia di aiuto / (Lat.) ob verso, contro, davanti a, per, a causa di, in vista di; visus, us visione, sguardo; obvio, are andare incontro opporsi; iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare giovare, aiutare, soccorrere, favorire, sostenere;

y, t, n – (y = vocali), attiene = si conforma precisamente / (It.) attenere mantenere, spettare, concernere, aderire, conformarsi strettamente; (Lat.) teneo, es, tenui, tentum, tenere arrivare, tenere, dirigere, rivolgere, mantenere, difendere, conservare, vincolare, ottenere, giungere, raggiungere, comprendere, capire, moderare, occupare una posizione, prendere una direzione, veleggiare; tenor, tenoris, /teneo/, movimento continuo, corso ininterrotto;

t, b, r, y, a – (y = vocali), Tibere ii = direzione Tevere; eo, ire andare, venire, marciare, veleggiare, procedere, recarsi, giungere;

w, l, n, s – (w = v v = b v) (s = si = sca), vela ne sia | avvia allineasi | ab via linea sia = in percorso lineare | avvale nosca = si avvale della conoscenza / (It.) velare veleggiare, fornire di vela; (Lat.) ab in; via, ae via, passaggio, diritto di transito, viaggio, traversata; nosco, is, novi, notus, noscere riconoscere, esaminare, conoscere, sapere, prendere cognizione di;

m, l, k, o, l – milia collo = miglia a collo / (It.) miglio unità di misura itineraria; collo giro completo di un cavo; (Lat.) milia migliaia;

k, y, s, r, y, a – (y = vocali), cesareo = autorevole = basato su norme accreditate | causa iure = giusta norma / (Lat.) causa, ae causa, ragione, motivo, occasione, giusta causa, buon diritto, condizione, tema, argomento; ius, iuris diritto, privilegio, potere, autorità;

b, y, r – (y = vocali), barra / (It.) barra asta che comanda l’asse del timone; (Lat.) aberro, as, avi, atum, are allontanarsi, sviare;

h, z, b, h – (h = f) (z = doppia s), fissa biffa = fissa meta / (It.) biffa segnala la meta, il limite;

s, m, s – (s = s), esimasi = si valuti / (It.) esimare /voce arcaica/ palesare, stimare, valutare;

b, m – boma / (It.) boma elemento di una imbarcazione per orientare la vela;

t, n – teno = presa direzione / (Lat.) teno, es, tenui, tentum, tenere tenere, comprendere, prendere una direzione, veleggiare; (It.) tenere trattenere, reggere, contenere, conservare, occupare;

a, b, b, t – ob abito = in vista della partenza / (Lat.) abies, abietis nave, abete; abitio, abitionis partenza; abitus, us partenza; abeo, is, abii, abitum, abire andare via, partire, andarsene, scendere, diminuire; ob verso, contro, in vista di; ab da; abitus, us partenza; obeo, is, obii /obivi/, obitum, obire opporsi, percorrere, affrontare, andare verso, andare, giungere, recarsi, esaminare, enumerare, avvolgere, adempiere, sostenere;

w – (w = v v = b v), avvia | obvia = muove incontro / (It.) avviare mettere sulla via da percorrere, iniziare, cominciare a eseguire; (Lat.) obvio, as, avi, are andare incontro, opporsi;

b, n – bona = tempo favorevole / (Lat.) bonus, a, um propizio, favorevole;

t, w – (w = v v), uti iuvi = messo a profitto il favore | ti avvia / (Lat.) utor, eris, usus sum, uti usare, valersi di, mettere a profitto; iuvo, as, iuvi, iutum, iuvare giovare, aiutare, soccorrere, favorire, sostenere;

k, o, s, t, r, t – (s = s = sco), ico scotta ruota = accordo di manovre | co esito ruota / (Lat.) ico, icere ottenere, fare un accordo; ago, is, egi, actum, agere condurre, guidare, spingere, produrre, provocare; exitus, us partenza, uscita, termine, risoluzione, soluzione; (It.) co capo, estremità, foce; scotta cime che controllano il livello di tensione e apertura di una vela; ruota elemento della struttura di una nave; esito riuscita, conclusione, risultato;

a, r, s – (s = s = sca), a resa | ora esca = ora risulti;

b, d, y – (y = vocali), botte / (It.) botte antica unità di misura di stazza, equivalente alla tonnellata;

l, m, l, k, y – (l = l = gl) (y = vocali), le milia ico = le miglia ottenute / (Ita.) miglio unità di misura itineraria; miglio romano pari a 1000 passi, circa 1480 metri; ico forma parole che indicano appartenenza; (Lat.) ico, icere ottenere, raggiungere, fare un accordo; cio, is, civi, cire muovere, evocare, emettere, produrre;

s, n, t – (n = n = gn), segnato | sa nota | senato | assegnato / (It.) segnare rappresentare, significare, scrivere, indicare;

s, l, s III – (s = si = sca), scala esca = misura risulti | scala sia III = misura sia (3 . 10 . 1480);

b, y – (y = vocali), iubei = assegna | obei = esamina / (Lat.) iubeo, es, iussi, iussum, iubere comandare, ordinare, imporre, prescrivere, decretare, decidere, ratificare, approvare, votare, designare, proclamare; obeo, obire enumerare, esaminare, adempiere, andare verso, giungere, percorrere;

r, h, k – (h = f), refiga = ristabilisca / (Lat.) refigo, refigere svincolare; reficio, is, refeci, refectum, reficere rifare, riconfermare, ristabilire;

r, r, b, y, m – (y = vocali), oriri boma | ire ora boma / (It.) boma elemento delle imbarcazioni; (Lat.) orior, oriri alzarsi, cominciare, avere inizio;

q, b, r – quo abire = nel luogo di partenza / (Lat.) abitio partenza;

a, l, m – a lime = da ingresso (del porto) / (Lat.) limen, liminis soglia, ingresso, entrata, limitare, porta, confine, limite;

w, s, n, t – (w = v v = b v), vasca nota | ab vasca nota | avviso noto = piano noto / (It.) avviso disegno, piano;

l, m, a, s, a, l, m – (s = sca), lime asilo mo(v)e = muove verso ingresso del porto | lime a scalo moe = muove verso ingresso scalo / (It.) muovere dirigere;

b, b, t, y – ubi abito = luogo di partenza / (Lat.) ubi dove;

s, n, t – (s = s = sca) (n = n = gn), segnato = fissato | sunto = stabilito | sa noto = conosciuto e noto | sconto = previsto | esca noto = risulti noto / (It.) sunto /dal latino sumo/ stabilito, posto come principio; scontato assimilato, acquisito, prevedibile; (Lat.) condo, is, condidi, conditum, condere fondare, costruire, costituire, istituire, creare, produrre, determinare;

k, m – acme = punto più alto;

h, k, k, b, m – (h = f), fia cocca boma = sia considerato l’orientamento | effige co’ boma = immagine della stella con orientamento della nave / (Lat.) fio, fieri accadere, avvenire, essere, essere considerato; (It.) cocca nave, /voce arcaica/ cima, sommità di un monte; effigies, ei effigie, immagine; affigo, is, affixi, affixum, affigere affiggere; boma elemento di manovra delle imbarcazioni;

a, l – alpha Lirae.

(Le versioni e le riflessioni, presentate in questo articolo, sono teoriche, svolte in modo libero dall’autrice. Esse riguardano le parole sulle Lamine d’oro di Pyrgi, seguono un esperimento, in base alle ipotesi esposte anche nei precedenti articoli, a iniziare da Gemelle Illustri. Le ipotesi lasciano ampia possibilità di interpretazione per le presunte potenzialità dotte ed esatte, insite nelle parole etrusche e in quelle sulla terza lamina. I numeri risultano dalle traduzioni sperimentali e fanno parte di semplici elementari operazioni di calcolo, svolte in questa occasione e limitate al contenuto di questa ricerca. Anche se basate sulle ipotesi, le versioni fanno riferimento ad una bibliografia importante). (Pina Basile)

L’epigrafe: (Pagine 242 e 244 /Facchetti/; pagine 64 e 66 /Bonfante/).

Bibliografia:

Giuliano Bonfante and Larissa Bonfante – The Etruscan Language, 2002;

Giulio M. Facchetti – L’enigma svelato della Lingua Etrusca, 2000.